Decreto Ristori cinque: la saga continua…
Sta finalmente per nascere il tanto atteso Decreto Ristori 5, questa volta in leggero ritardo, probabilmente per via dell’ultima crisi di Governo. Questo Decreto Ristori – il n° 5- non sarà più “creatura” del premier Giuseppe ma del suo sostituto, apprezzato dai più in parlamento, Mario.
All’interno di questo nuovissimo capolavoro della politica italiana, che tempestivamente e prontamente andrà ad alleggerire, edulcorare, il peso di questa agonia economica causata SOLO dalla pandemia globale molto probabilmente saranno stanziati, attraverso un’assegnazione di bilancio, 32 miliardi, della nostra ormai ultraventennale valuta (l’Euro), ai quali andrebbero aggiunti i 5,4 miliardi di euro accantonati dal precedente Decreto Ristori n°5.
Questo stanziamento dovrebbe servire ad erogare sussidi sotto forma di bonus per le imprese che hanno subito perdite nell’anno 2020 indipendentemente dal codice ATECO; quindi, a differenza dei precedenti decreti di Conte, sarà presa in considerazione solo la perdita effettiva subita in misura percentuale rispetto al periodo dell’anno precedente.
IL BONUS PREVISTO:
- 1000 euro per le partite iva e lavoratori autonomi
- 1000 euro per i lavoratori stagionali
Il bonus dovrebbe spettare anche ai lavoratori autonomi non titolari di partita iva.
Dovrebbe essere quasi certa anche la proroga della cassa integrazione guadagni Covid con relativo blocco dei licenziamenti; si vocifera di proroga per ulteriori 26 settimane e di 8 settimane per l’industria.
Molto probabilmente sarà prorogata anche la pace fiscale, quindi ci sarà un ulteriore rinvio dell’invio delle cartelle esattoriali previsto altrimenti per il 1 marzo.
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