Che cos'è il mes

Definizione e composizione organizzativa del MES

Il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) è un’organizzazione intergovernativa europea, nata nel 2011 come “Fondo Salva Stati” della Zona Euro. Esso è attivo dal mese di luglio del 2012 ed è un’evoluzione dei precedenti meccanismi denominati FESF (Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria) e MESF (Meccanismo Europeo di Stabilità Finanziaria). Ha la sua sede in Lussemburgo  e gli organi che lo compongono sono:

• un Board of Governors, composto dai Ministri dell’Economia e delle Finanze dell’Eurozona;
• un Board of Directors (i cui membri vengono scelti dai Ministri dell’Economia e delle Finanze che compongono il già menzionato Board of Governors);
• un Direttore Generale, che gestisce gli affari correnti del MES, seguendo le
indicazioni del Board of Directors. Inoltre, presiede le riunioni del Board of Directors e partecipa a quelle del Board of Governors.

Il Presidente della Bce e il Commissario europeo agli Affari Economici partecipano in qualità di osservatori.

Aspetti generali e condizioni per accedere al MES

Il compito fondamentale del MES è di fornire assistenza finanziaria ai Paesi dell’Area Euro che attraversano (o rischiano in modo concreto) gravi problemi di finanziamento. L’assistenza viene concessa solo nel caso in cui sia necessaria per salvaguardare la stabilità finanziaria dell’intera Eurozona e dei membri del MES stesso. Gli strumenti a disposizione vanno dalla possibilità di concedere prestiti ai Paesi in difficoltà, per consentire un aggiustamento macroeconomico, fino al prestito per la ricapitalizzazione indiretta delle banche. I prestiti non vengono concessi senza condizione, ma solo dopo che il Paese richiedente ha sottoscritto una lettera di intenti o un protocollo d’intesa (denominato anche Memorandum of Understanding). Protocollo che viene negoziato dal Paese interessato e dalla Commissione Europea a nome del MES.

In generale, vengono richieste riforme specifiche, mirate ad eliminare o quantomeno mitigare l’effetto dei punti deboli dell’economia del Paese richiedente. Il MES prevede, in particolare, di effettuare interventi mirati in tre macroaree:

• Consolidamento fiscale, con tagli alla spesa pubblica per ridurre i costi della Pubblica Amministrazione e migliorarne l’efficienza, e parallelamente aumentare le entrate attraverso strumenti quali possono essere le privatizzazioni o le riforme fiscali;
• Riforme strutturali, con l’adozione di diverse misure che possano fungere da stimolo alla crescita, alla creazione di posti di lavoro e alla competitività dello Stato richiedente;
• Riforme del settore finanziario, con misure destinate a rafforzare la vigilanza bancaria o, se necessario, a ricapitalizzare le banche.

Procedure per la concessione del credito

La prima linea di credito è chiamata PCCL (Precautionary Conditioned Credit Line): è accessibile a tutti i Paesi dell’area Euro, la cui situazione economica e finanziaria è fondamentalmente solida. I Paesi devono soddisfare alcuni criteri (il più noto dei quali è quello del rapporto debito/P.I.L. che deve essere entro il 60%) oltre a impegnarsi nel rispetto del patto di stabilità e crescita e della procedura per i disavanzi eccessivi. Devono avere una storia di accesso ai mercati dei capitali a condizioni ragionevoli, un debito pubblico sostenibile e l’assenza di problemi di
solvibilità bancaria. La seconda linea di credito è l’ECCL (Enhanced Conditions Credit Line): è accessibile a tutti i Paesi dell’area euro con una situazione economica e finanziaria sostanzialmente solida, senza però rispettare alcuni dei criteri di ammissibilità per l’accesso al PCCL, primo fra questi, come già citato, il rapporto debito/P.I.L. sotto al 60% (all’ECCL accedono i Paesi con un rapporto debito/Pil superiore al 60%). Il Paese sarà obbligato ad adottare misure correttive per rientrare
nei parametri non rispettati ed evitare eventuali difficoltà future per quanto riguarda l’accesso al finanziamento del mercato.

Il MES e la ristrutturazione del debito pubblico

L’ipotesi di una ristrutturazione del debito per i Paesi che chiedono di accedere ai programmi di sostegno è stata prevista per evitare che un Paese in difficoltà possa far ricorso all’aiuto del MES senza procedere ad alcun tipo di riforma o intervento strutturale: in pratica limitandosi a incassare il prestito senza tenere sotto controllo i conti pubblici, sapendo che un soggetto terzo (e comune) provvederà a saldare i creditori.

Quote di partecipazione per Stato membro

Secondo l’art. 11 del trattato istitutivo del MES, il criterio di ripartizione delle quote partecipative tra ciascun Stato membro è basato sul modello di sottoscrizione del capitale della BCE da parte delle banche centrali nazionali, a sua volta previsto dall’art. 29 del protocollo n. 4 sullo statuto del SEBC (Sistema europeo delle banche centrali), allegato al TUE (Trattato sull’Unione Europea) e al TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea). In particolare, la quota di partecipazione al MES è determinata tenuto conto, in egual misura, della popolazione dello stato membro in rapporto alla popolazione complessiva degli stati aderenti al fondo e del Prodotto Interno Lordo del medesimo stato membro in rapporto a quello complessivo degli Stati partecipanti al fondo. Il MES ha un capitale autorizzato di 700 miliardi di Euro, di cui solo 80 saranno versati dagli stati membri: i rimanenti 620 miliardi (se necessari) saranno raccolti attraverso apposite emissioni di obbligazioni sui mercati monetari e/o finanziari.

Nella tabella seguente, le quote di partecipazione al MES dei vari Stati UE:

STATO MEMBRO DEL MESQUOTA DI CONTRIBUTONUMERO DI AZIONISOTTOSCRIZIONE CAPITALE (mld. di €)
Germania27,15%1.900.248190,0248
Francia 20,39%1.427.013142,7013
Italia17,91%1.253.959125,3959
Spagna 11,90%833.25983,3259
Paesi Bassi5,72%400.19040,019
Belgio 3,48%243.39724,3397
Grecia2,82%197.16919,7169
Austria2,78%194.83819,4838
Portogallo2,51%175.64417,5644
Finlandia1,80%125.81812,5818
Irlanda1,59%111.45411,1454
Slovacchia0,82%57.6805,768
Slovenia0,43%29.9322,9932
Lussemburgo0,25%17.5281,7528
Cipro0,20%13.7341,3734
Estonia0,19%13.0201,302
Malta0,07%5.1170,5117
TOTALE100%7.000.000700

A CURA DEL DOTT. LORENZO COLICCHIO PER COMMERCIALISTA-CONSULENTE.IT

Tel. +39 334 302 5433


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