Sostenibilità e attenzione per l’ambiente sono le questioni che più interessano i bandi di finanza agevolata nel settore dell’agricoltura, questa volta vogliamo segnalare un nuovo ed interessante contributo della Regione Campania -Assessorato Agricoltura- volto a rallentare e contenere l’effetto dei cambiamenti climatici, a difendere e preservare il suolo e alla conservazione e tutela delle biodiversità; si tratta del Contributo Agricoltura Imboschimento e Arboricoltura.
Chi sono i beneficiari?
I beneficiari di tale bando sono i proprietari o altri possessori pubblici (solo per costi di impianto) e privati della superficie interessata dall’intervento o loro associazioni in tutto il territorio regionale. In caso di terreni demaniali, il sostegno (costo per l’impianto) può essere concesso solo se l’organismo di gestione è un ente privato o un comune. Ti invitiamo ad approfondire leggendo il bando ufficiale e la modulistica correlata: CLICCA QUI PER SCARICARE IL BANDO IN FORMATO PDF; tuttavia il nostro studio resta a disposizione per chiarimenti e consulenze.
Quali sono i costi ammissibili?
Per il presente bando la dotazione finanziaria è di €. 1.000.000, comprensiva della quota FEASR, e copre solo i costi di impianto. Nello specifico il contributo copre i seguenti costi:
- costi di impianto e altri costi necessari alla messa a dimora delle piante;
- costo del materiale di propagazione: acquisto del materiale vegetale, arboreo e arbustivo, corredato da certificazione di origine e fitosanitaria, come previsto dalle vigenti norme;
- costi per altre operazioni correlate all’impianto;
- spese generali: entro il limite massimo del 10% dell’importo della spesa ammessa e alle condizioni ed altri limiti meglio precisati delle Disposizioni Attuative Generali Misure non connesse alla superficie e/o agli animali.
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Quali interventi sono ammissibili?
La sottomisura prevede una sola tipologia di intervento che si articola in tre azioni:
A. Imboschimento di superfici agricole e non agricole.
Realizzazione di boschi misti di origine artificiale assimilabili nella loro conformazione finale a boschi naturali e come tali assoggettati ai vincoli ed alle norme forestali.
Sono ammissibili anche imboschimenti con specie micorrizate (scopri di più). (Rivolgiti ad un’azienda dedita alla vendita di piante da tartufo) Gli impianti hanno finalità principalmente climatico-ambientali, protettive, paesaggistiche e sociali.
B. Impianti di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo su superfici agricole e non
agricole.
Realizzazione di impianti di arboricoltura da legno con un ciclo che, a seconda della specie e delle condizioni stazionali, può variare da 20 a 40 anni.
Sono ammissibili anche impianti policiclici, da utilizzarsi esclusivamente in aree di pianura o di fondovalle, con specie principali a ciclo medio lungo, specie secondarie a rapido accrescimento (pioppo e suoi ibridi) e specie accessorie arboree e/o arbustive, e al termine del ciclo produttivo l’intera superficie della
piantagione sarà occupata dalle chiome delle specie principali. Sono ammissibili anche impianti con specie micorrizate (scopri di più).
A conclusione del ciclo colturale, i terreni possono essere nuovamente destinati ad uso agricolo.
Gli impianti hanno finalità di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico anche grazie allo stoccaggio di CO2 nei prodotti legnosi, di tutela ambientale, protettiva, paesaggistica e sociale, ma anche finalità produttiva.
C. Impianti di arboricoltura da legno a ciclo breve su superfici agricole e non agricole.
Realizzazione di impianti di arboricoltura da legno con specie anche clonali a rapido accrescimento a ciclo breve. Il ciclo, a seconda della specie e delle condizioni stazionali, può variare da 8 a 15 anni.
Rispetto all’elenco allegato, contenente le specie utilizzabili, per specie a rapido accrescimento a ciclo breve è da intendersi solo il pioppo e i suoi ibridi. A conclusione del ciclo colturale, i terreni possono essere nuovamente destinati ad uso agricolo. L’azione ha finalità produttive e di tutela ambientale.
Tipo di sostegno
Si tratta di un contributo in conto capitale pari al 100% dei costi di impianto ammessi per le azioni A) e B) per un massimo € 8.000,00 per ettaro. Per l’azione C) il contributo in conto capitale è invece pari al 50% dei costi di impianto per un massimo € 5.800,00 per ettaro. E’ previsto un premio annuale a copertura dei costi di manutenzione e mancato reddito agricolo per ettaro di superficie imboschita per 12 anni, differenziato per tipologia di beneficiario e localizzazione geografica dell’intervento. In caso di utilizzo di specie micorrizate, il premio per il mancato reddito agricolo, a partire dal quinto anno successivo alla realizzazione dell’impianto, è ridotto del 20%. L’importo dei premi annui per il mancato reddito agricolo e per i costi di manutenzione sono diversificati per macroarea e per classe d’età dell’impianto.
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