In questo articolo si procederà a descrivere la definizione di SPID (Sistema Pubblico per l’Identità Digitale), come richiedere ed attivare un account con questa modalità, i ruoli previsti ed i soggetti che ne potranno usufruire e da quando sarà obbligatorio il suo utilizzo.
Che cos’è SPID?
Come già accennato nella parte introduttiva, SPID è l’acronimo di Sistema Pubblico per l’Identità Digitale promosso dall’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e, quindi, dal Governo, che permette a cittadini e imprese di accedere con un unico login a tutti i servizi online di Pubbliche Amministrazioni ed imprese aderenti. Tale sistema nasce con l’obiettivo di favorire la diffusione dei servizi telematici e agevolarne l’utilizzo da parte di cittadini e realtà produttive. Inoltre, esso si basa su un modello federato e
collaborativo di aziende private. I “gestori delle identità digitali” (di seguito, Identity Provider) sono, infatti, realtà produttive accreditate dall’AgID per la fornitura dei servizi di identità digitale. Cittadini e imprese possono scegliere liberamente il proprio gestore di identità digitale preferito.
Come richiedere e attivare account SPID di identità digitale?
L’identità digitale SPID è rilasciata dagli Identity Provider che la forniscono a chi intende usufruirne e, al tempo stesso, gestiscono anche l’autenticazione degli utenti.
Il primo passo è andare sul sito www.spid.gov.it. Qui, per ottenere e attivare
un’identità SPID, l’utente deve farne richiesta al gestore, il quale, dopo aver
verificato i dati del richiedente, emette l’identità digitale rilasciando le credenziali all’utente. Per richiedere l’identità digitale con SPID, è necessario presentare un modulo di richiesta di adesione che contiene tutte le informazioni necessarie per l’identificazione del soggetto richiedente (nome, cognome, sesso, data e luogo di nascita, codice fiscale, estremi del documento di identità) e le informazioni per essere contattati (un indirizzo di posta elettronica – univoco per ogni identità SPID – e un recapito di telefonia mobile). L’autenticazione dell’utente può avvenire in presenza o
a distanza.
Il primo tipo di autenticazione prevede l’esibizione di documentazione cartacea e moduli sottoscritti e può avvenire in due modi:
- presso una sede fisica del gestore dell’identità;
- a domicilio su appuntamento (ad esempio Poste Italiane offre la possibilità che un postino possa accertare l’identità direttamente a casa del richiedente), a pagamento (15 euro).
Il secondo tipo di autenticazione può avvenire in quattro modalità:
- “identificazione a vista da remoto tramite webcam”: un operatore verifica in una sessione audio/video con il richiedente l’identità tramite la presentazione dei documenti di identità e dichiarazioni del richiedente (a pagamento, 10-15 euro, salvo promozioni temporanee); di recente è possibile l‘autenticazione remota anche senza operatore.
- “identificazione informatica tramite documenti digitali di identità”: il richiedente viene identificato sulla base della verifica digitale di credenziali informatiche già in proprio possesso;
- con smart card: come la CIE (Carta di Identità Elettronica 3.0) o la CNS (Carta nazionale servizi o tessera sanitaria abilitata);
- con firma digitale qualificata e token USB o smart card.
Ruoli previsti e soggetti che possono utilizzare SPID
Lo SPID identifica differenti ruoli.
- Gestori dell’identità digitale (o Identity Provider), sono imprese private accreditate allo SPID (ottengono la “licenza” da AgID), con il compito di identificare l’utente in modo certo, di creare le identità digitali, di assegnare le credenziali, di gestire gli attributi degli utenti. Essi, inoltre, in qualità di gestori di servizio pubblico, forniscono i servizi a Pubbliche Amministrazioni e imprese private aderenti di
identificazione degli utenti, garantendo la correttezza dell’identità digitale e la riservatezza delle informazioni. A marzo 2020 ci sono 9 Identity Provider attivi. Aruba, Infocert, Intesa, Lepida, Namirial, Tim, Poste – che ha attivato oltre l’80 per cento delle identità – Sielte, SpidItalia (Register). - Fornitori di servizi (o Service Provider) sono i soggetti privati e le Pubbliche Amministrazioni che erogano servizi online, per la cui fruizione è richiesta l’identificazione e l’autenticazione degli utenti. Ad agosto 2020, sono 11 i Service Provider privati che hanno iniziato a utilizzare l’identificazione SPID per far accedere ai propri servizi online i cittadini italiani (tra questi, Lottomatica, Acquirente Unico,
eVoloweb, Infocert e Namirial). - Utente: persona fisica o giuridica, titolare di un’identità digitale SPID, che utilizza i servizi erogati in rete da un fornitore di servizi, previa identificazione informatica.
- Agenzia è l’organismo di vigilanza che si occupa di gestire l’accreditamento e di monitorare i gestori dell’identità digitale e i gestori degli attributi qualificati.
- Gestori di attributi qualificati sono soggetti che hanno il potere di attestare gli attributi qualificati su richiesta dei fornitori di servizi.
Un utente si registra al servizio tramite un Identity Provider che crea un’identità digitale e gli assegna le credenziali per il riconoscimento. L’utente può utilizzare la sua identità digitale per l’accesso ai servizi online offerti dai Service Provider, che sono collegati a tutti gli Identity Provider. Sarà compito dell’Identity Provider verificare la correttezza dei dati di login immessi dall’utenti e fornire al Service Provider solo gli attributi dell’utente strettamente necessari alla fornitura del servizio.
Obbligo di utilizzo dello SPID
Dopo INPS (Istituto nazionale della previdenza sociale) e INAIL (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), che hanno reso lo SPID obbligatorio, rispettivamente, a ottobre e novembre 2020, tutta la Pubblica Amministrazione richiede il Sistema Pubblico per l’Identità Digitale dal 28 febbraio. Dopo il periodo transitorio stabilito fino a settembre 2021, lo SPID è, dunque, l’unica chiave di accesso per poter entrare nei portali degli Enti Pubblici che richiedono delle credenziali.
A CURA DEL DOTT. LORENZO COLICCHIO PER COMMERCIALISTA-CONSULENTE.IT
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